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Un permesso di soggiorno per il leghista

dal CORRIERE FIORENTINO, 17/12/2011

Fra i mille distinguo del Pdl di Toccafondi — il partito non aderisce, ma chi vuole è libero di partecipare — e dell’amministrazione Renzi — il sindaco va, il gonfalone no — anche la Lega Nord Toscana dà il suo contributo politico-culturale al corteo di oggi. Ieri Claudio Morganti, parlamentare a Bruxelles, ha interrotto la mezz’ora di silenzio che si era concesso dopo l’ultimo comunicato stampa per rilasciare formidabili dichiarazioni. «Capisco le motivazioni della manifestazione della comunità senegalese, a cui rinnovo la mia solidarietà, ma trovo ingiusto chiudere tutto il centro fiorentino, causando così vistosi danni economici ai commercianti». Dice Morganti che «la manifestazione poteva essere circoscritta e non interessare il centro cittadino che sarà inevitabilmente affollato per gli ultimi acquisti prima di Natale. Manifestare è un diritto di tutti, ma in un periodo particolare come questo sarebbe stato opportuno spostare il corteo in un’area circoscritta, come per esempio una sola piazza, per evitare disagi e possibili ricadute economiche sugli esercenti». A corpi ancora caldi, pur condannando l’attentatore, l’ex segretario leghista invece si era chiesto se «i venditori erano ambulanti regolari». «Non vorrei che le vittime svolgessero la propria attività presso i mercati vendendo merce abusiva. Se così fosse, i maggiori responsabili di quanto successo sarebbero coloro che non hanno impedito ai senegalesi di vendere abusivamente la loro merce». La strategia argomentativa di Morganti è ineccepibile e meriterebbe di essere studiata in tutti i corsi di public speaking: una cosa giusta (oseremmo dire scontata, come la condanna di Casseri) è la premessa di una scemenza. E onestamente è lui quello ad avere bisogno di un permesso di soggiorno.

David Allegranti
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Dopo il Cav, le ripartenze (ci vorrebbe un nemico)

dal CORRIERE FIORENTINO, 15/11/2011

Mario Monti, per quanto tecnocratico, professorale e – come si dice in una sorta di linguaggio da massoneria dell’intelletto – «bocconiano», è evidentemente un predestinato, lo testimonia anche l’anagramma del suo nome, quel Rimontiamo che è qualcosa di più di una semplice parola chiave su Twitter. Adesso è il tempo di Full Monti, lo scaccia-spread, è il tempo delle rimonte, alle quali corrispondono altrettante ripartenze e cambi di tattica e strategia. Continua a leggere

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Due punto zero / il Milanese che Ammoscia la Lega

dal CORRIERE FIORENTINO, 24/9/2011

Li capiamo quelli della Lega, così affranti perché il movimento alla fine, da antisistema qual era, è diventato anch’esso parte della Roma ladrona. Li capiamo quelli della Lega, che si son trovati a votare contro l’arresto di Milanese, e pensare che un tempo fra di loro c’era chi agitava il cappio in Parlamento. Li capiamo quelli della Lega, incazzati, pieni di dubbi, che nei forum online riversano la loro rabbia contro il partito e sono un ottimo materiale per fare titoli di giornale sulla «base in rivolta». Li capiamo davvero, quelli della Lega, con le loro domande esistenziali. «I Toscani, terroni del nord o padani?» chiede un elettore su un forum dei Giovani padani, dando vita a un «dibbattito» su quanto leghismo scorra nelle vene di chi abita fra Firenze e Siena. «Qualche lustro fa — gli ha risposto uno — erano considerati appartenenti all’Etruria, ora forse padani, anche se la pianura padana è ben lontana dalle dolci colline toscane, dalla Maremma e dalla Versilia. A prova inconfutabile di quello che dico dovrebbe esserci il fatto che c’è stata una miss Padania di Livorno o Grosseto». E come facciamo a non capirli, visto che anche noi qualche domanda ce la facciamo, dopo aver visto la Lega perdere un po’ di smalto e continuare a chiedere secessioni, ma restando attaccata alla poltrona come un qualsiasi partito romano. Insomma, anche noi abbiamo i nostri dubbi esistenziali. Per dire, come ha fatto la Lega a farselo venire moscio?

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Lo statuto di La Russa

Dice La Russa che “gente col mio percorso politico e culturale non potrebbe neanche immaginare di stare con un alleato che non riconosca fino in fondo le ragioni dell’identità nazionale”. Qualcuno per favore gli legga lo statuto della Lega Nord, sua alleata, o almeno l’articolo 1: “Il Movimento politico denominato ‘Lega Nord per l’Indipendenza della Padania’ (in seguito indicato come Movimento oppure Lega Nord o Lega Nord – Padania), costituito da Associazioni Politiche, ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana”.

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Spunti

di David Allegranti, dal Corriere Fiorentino

I MI(NI) STERI DEL CARROCCIO

In questa campagna elettorale ne abbiamo sentite parecchie, dallo scivolone della Moratti su Pisapia a Berlusconi che straparla con Obama sulla dittatura dei giudici di sinistra. L’ultima è quella sulla delocalizzazione dei ministeri, manco fossero aziende della Nike da piazzare in Cambogia. Continua a leggere

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Spunti

Dal Corriere Fiorentino

LA MOSCHEA FRENA-LEGA

Nell’Italia presunta bipolare capita spesso che i due grandi partiti di maggioranza e opposizione, Pdl e Pd, rimangano ostaggio dei loro fratelli minori» , Lega Nord e Idv. In Toscana, leghisti e dipietristi sono cresciuti molto negli ultimi anni, passando da percentuali da prefisso telefonico a numeri più consistenti, in grado di assicurare loro anche una pesante rappresentanza istituzionale. Continua a leggere

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Pdl e moschea: “Come la Lega no”

Dal Corriere Fiorentino

Certi toni barricaderi sulla moschea non gli sono piaciuti, certi eccessi dialettici gli hanno fatto pensare che il partito ancora una volta ha bisogno di una linea chiara. Come sulla tav, quando le mille anime del gruppo in Palazzo Vecchio avevano detto la loro in maniera disordinata. Il Pdl, scandisce il coordinatore del Pdl Gabriele Toccafondi, non è la Lega. Continua a leggere

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Morganti: “Che spreco. E poi Garibaldi pensava solo ai soldi”

Corriere Fiorentino

«Sono a lavorare… a Bruxelles» , dice al telefono. No, Claudio Morganti, segretario toscano della Lega Nord, non ha niente da festeggiare. E non perché gli hanno appena mandato un legato federale ad affiancarlo dopo la mozione di sfiducia. Trattasi di orgoglio padano, piuttosto. Continua a leggere

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La piazza: i consoli c’erano, la Lega no

Corriere Fiorentino

In mezzo ai drappi tricolorati dei ciclisti, le coccarde degli amministratori, le gote verdi bianche e rosse di una suora con bambini al seguito, spunta una bandiera che non appartiene agli italici festeggiamenti. È bianca, ha un Sole al centro. La porta un turista, che applaude insieme al resto di piazza della Signoria quando capisce che si sta parlando del suo popolo, squassato dal terremoto e impaurito da possibili contaminazioni nucleari. Non è un’intrusa, la bandiera col disco rosso, anzi forse potrebbe stare tranquillamente appesa accanto a quella italiana su uno dei nostri balconi.  Continua a leggere

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Sfiducia a Morganti Lui accusa: c’è dietro il Pdl

Corriere Fiorentino

Domenica a Sesto si è riunito il consiglio nazionale della Lega Nord Toscana. Tema del giorno la mozione di sfiducia nei confronti del coordinatore Claudio Morganti. Due le votazioni: la prima è finita 10 a 9 a favore di Morganti, che non si è espresso. «Ma per regolamento— dice— due commissari e un consigliere regionale non potevano votare. Quindi abbiamo ripetuto la conta ed è finita 8 a 8» . Parità insomma. Per questo Morganti ha preparato un dossier con le lamentele dei frondisti e lo ha consegnato ieri a Milano al consiglio federale. Nei prossimi giorni la Lega si pronuncerà, il rischio è che il partito toscano venga commissariato. Morganti però si sente sicuro: «Ci sono pochissime possibilità» . E va all’attacco: «C’è sotto qualcosa. Indagherò se dietro quello che sta succedendo c’è il Pdl, la massoneria o altro. Non è un caso che qualcuno si sia messo a fare casino a due mesi dalle elezioni. E probabilmente ci sono anche dei manovratori esterni al consiglio nazionale. Non leghisti puri insomma, ma che usano la Lega per loro fini» .

(D.A.) 15/3/2011

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