Il sindaco di Bari del Pd Michele Emiliano si è autocandidato alla guida della Regione Puglia. Un affronto a Nichi Vendola, l’attuale governatore che per due volte di seguito ha vinto le primarie del centrosinistra contro il candidato del Pd Francesco Boccia? Ma no. Oggi il leader di Sel ha rilasciato un’intervista al Corriere del Mezzogiorno in cui dice di non essere minimamente disturbato dall’incursione di Emiliano. “Le cose che sta facendo Michele sono molto utili: movimenta la scena politica ed attira soggetti che sono fuori dai partiti. Non è facile un’opera di ricostruzione della forma-partito capace di risanare la ferita subita dalla democrazia, anche a causa del declino dei partiti. La politica, oggi, non può che essere la relazione permanente tra partiti e società. Non c’è alternativa”. Il problema, oggi, è “l’osmosi tra politica e movimenti. Emiliano riesce a farlo con le forme che gli sono proprie: con grande protagonismo e con un atteggiamento, diciamo così, massicciamente post-ideologico. Catalizza interesse e attenzione. Direi che rappresenta un modo di rispondere all’antipolitica”. Ma il candidato di Sel quale potrebbe essere? “Tenderei a dire che Emiliano è il candidato di Vendola, perché egli è l’espressione di un mondo largo, anche più largo di me”. Dichiarazioni che arrivano, è bene ricordarlo, dopo gli incontri degli ultimi giorni fra Di Pietro e Vendola, e fra Emiliano, De Magistris e Pisapia.
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