Questo blog chiude. Mi trovate su quello nuovo: http://www.ilmachiavello.com
La rivoluzione di de Magistris
io ci sto a fare una rivoluzione vera,forte,pacifica,dura senza mai perdere la tenerezza,passionale,coraggiosa,leale.No ai furbetti !
— Luigi de Magistris (@demagistris) Gennaio 4, 2013
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La strana guerra tra ex sindaci nella città della banca democratica (Europa)
2008, anno della super contestata fusione Mps-Antonveneta. Sindaco di Siena è Maurizio Cenni, diessino e sindacalista del Monte dei Paschi; presidente della banca è Giuseppe Mussari, avvocato calabro-senese; presidente del consiglio regionale è Alberto Monaci, ex Dc di lunghissimo corso; segretario del Pd, eletto con il 91,7 per cento dei voti, è Franco Ceccuzzi. La città è ancora avvolta nello splendore montepaschino: la Fondazione Mps eroga i contributi, il Pd è in pace (più o meno), la banca si permette il lusso di spendere nove miliardi per una banca che poco tempo prima era stata pagata sei dal Banco Santander.
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Se uno dice la verità è stronzo, se non la dice è ipocrita e se sta zitto è ignavo. Possiamo solo sceglierci l’insulto, a quanto pare.
(Costantino Longu)
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Dieci cose che mi aspetto (campa cavallo) dalla politica nel 2013
1) Un Pd che non parla più di primarie; per la premiership, per i parlamentari, per scegliere gli uscieri di Palazzo Chigi.
2) Una serena pensione per Berlusconi.
3) L’abolizione della proposizione “è una risorsa” per definire l’avversario politico interno che in realtà si vorrebbe bruciare.
4) Una legge elettorale scelta a inizio legislatura, non a fine.
5) Mai più paginate di giornale per illustri sconosciuti che hanno un cognome uscito dal reparto merendine del supermercato.
6) L’addio dell’Udc alla politica dei due forni.
7) Stop a “E ora le riforme”. Non ne abbiamo già fatte parecchie?
8) Il popolo non è la risposta a tutto. Fiorito, prima di diventare il noto Er Batman, tirava le monetine a Craxi. A pensarci, è roba che ti fa rivalutare la Casta.
9) Una menzione di disonore, per restare sobri e misurati, a chi fonda il trecentesimo partitino italiano.
10) La fine delle argomentazioni (si scherza eh) in stile “palle di velluto” della Santanchè.
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Cass R. Sunstein e la libertà di parola
“La libertà di parola è condizione essenziale della democrazia. Una democrazia ben funzionante non può esistere se le persone non hanno la facoltà di dire quello che pensano, anche se quello che pensano è sbagliato. Ma se qualcuno diffonde voci false – soprattutto riguardo a istituzioni o funzionari pubblici – sarà la stessa democrazia a risentirne. Senza motivi fondati, la gente potrebbe perdere la fiducia in un leader e addirittura nel governo. Allo stesso tempo le dicerie false ostacolano la nostra capacità di riflettere bene, come cittadini, su cosa fare riguardo a una crisi, piccola o grande che sia”.
Cass R. Sunstein
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Grazie Sallusti per la nuova, appassionante, lezione di giornalismo
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La generazione precedente
“Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne le grandezze e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa, anche se assume pose gladiatorie e smania per la grandezza. È il solito rapporto tra il grande uomo e il cameriere. Fare il deserto per emergere e distinguersi”.
Antonio Gramsci
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Visto che l’argomento è d’attualità e qualcuno me lo chiede
Visto che in questi giorni l’argomento è d’attualità e qualcuno me lo chiede, il libro su Matteo Renzi – prima biografia sul sindaco di Firenze candidato alle primarie del centrosinistra – si può trovare ancora a giro: qui, qui e qui. Ciao!
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L’intervista a Tempi
Oggi il sito di Tempi mi ha intervistato su Matteo Renzi dopo la convention di Verona.
Matteo Renzi ha lanciato la sua sfida: vuole rinnovare il Pd, cambiarlo, staccarlo dalla lugubre tradizione social-democratica che finora l’ha mosso. Ieri ha scelto Verona per promuovere la sua candidatura alle primarie del Partito democratico in vista delle prossime elezioni politiche, non disdegnando però di strizzare l’occhio ai delusi del centrodestra. «Ma forse quelle parole sono state fin troppo enfatizzate dai giornali. Alla fine, era abbastanza contrariato nel vedere come la stampa continuasse a soffermarsi solo su quelle». A parlare è David Allegranti, giornalista del Corriere Fiorentino e autore di una biografia sul sindaco di Firenze, uscita nel 2011 (Matteo Renzi, il rottamatore del Pd). Ieri era a Verona a seguire la convention del candidato del Pd e a tempi.it offre le sue impressioni su quanto successo.
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