Sel, il partito dei separati (a Firenze)

dal CORRIERE FIORENTINO, 21/1/2012

Nasce la sinistra dei separati in casa, pardon, nel partito. Sel, giusto per non smentire i clichè sui compagni che si dividono in mille rivoli cultural-elettorali, va all’opposizione e approva un documento per certificare che Eros Cruccolini, finora capogruppo di se stesso in Consiglio comunale, non è più sufficientemente rappresentativo del vendolismo. L’assemblea provinciale che si è riunita giovedì ha votato un documento con cui conferma l’uscita dalla maggioranza renziana dopo il via libera alla privatizzazione di Ataf: «Prendiamo atto con dispiacere della volontà, ribadita nel corso dell’assemblea da parte di Eros Cruccolini, di non seguire il partito all’opposizione e di non rappresentarlo più in Consiglio comunale. Diamo invece un caloroso benvenuto a Tommaso Grassi, neo iscritto a Sel che da oggi rappresenterà il partito in Palazzo Vecchio», dicono il coordinatore provinciale Lorenzo Falchi e il responsabile enti locali Leonardo Pieri. Per Sel, Renzi ne ha combinate troppe: le forzature sul Primo Maggio, i rapporti conflittuali con sindacati e associazioni, perfino — signora mia — l’appoggio in Consiglio di Udc, Fli e della Lega. E Cruccolini? on è stato espulso dal partito (così sarebbe stato fin troppo facile beccarsi di stalinisti), mantiene la tessera ma non può parlare a nome dei vendoliani. Adesso insomma nel Salone de’ Dugento ci so- no due iscritti a Sel: Grassi di lotta, Cruccolini di governo. E Sel, appena uscita, lancia già un appello agli altri antirenziani: «Apriamo oggi una fase nuova e diversa del- l’opposizione a Firenze e ora si deve ulteriormente allargare il campo, ad iniziare dalle forze civiche presenti in Consiglio comunale, la sinistra diffusa, le forze sociali, fino a quelle parti di Idv e Pd che sentono il bisogno di uno stile e di contenuti diversi per il governo di  Firenze».  Il messaggio naturalmente è rivolto ad Albini, Collesei, Fittante e gli altri: renzicritici di tutto il mondo unitevi, la sinistra ha bisogno di voi. Cruccolini, intanto, si prepara: «Questa condizione di separati in casa mi stimola molto, la vedo come una competizione. Io avrò l’occasione di dimostrare che le mie ragioni per rimanere nella maggioranza non erano campate per aria. E lo dimostra già il documento di Sel. Io mantengo l’impegno che ci siamo presi firmando il programma di mandato sul piano strutturale e la lotta alla rendita». Certo, Cruccolini non apprezza proprio tutti gli atteggiamenti del sindaco («condivido certi maldipancia»), però aggiunge che serve un «valutazione complessiva sui risultati politici». Eppoi bisogna intendersi sulla strategia: «Per il centrosinistra, il Pd diventa un elemento determinante. Bisogna dialogare con i Democratici non con le frange, portare idee e progetti e confrontarsi su quelli. Sel continua a dire che non va privatizzata Ataf, ma non dice mai come evitare la vendita. E questo denota la mancanza di senso di governo. La possibile privatizzazione deriva dai tagli del governo; se non ci fossero stati, non sarebbe mai venuto in mente a Renzi di privatizzare Ataf. Ma questa sinistra vuole crescere e assumersi responsabilità di governo o no?».

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Una risposta a “Sel, il partito dei separati (a Firenze)

  1. icittadiniprimaditutto

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