Ieri sono stato a vedere a “This must be the place” di Paolo Sorrentino. Molto bello, soprattutto la prima parte. Grande colonna sonora, e poi c’è lui, Sean Penn. Fantastico. Come scrive Mariarosa Mancuso sul Foglio, “la forza del personaggio fa dimenticare la trama ridotta al minimo, quasi una serie di comiche intelligenti e sottili. Aveva lo stesso problema ‘L’amico di famiglia’: protagonista azzeccatissimo, finale incerto. Quando Sorrentino troverà uno scrittore di trame all’altezza del suo occhio per i personaggi, nessuno lo fermerà. Già così, in Italia non ha rivali”.
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